Il principio

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Humus Park 2016 – The mind opener, è un evento di Land Art che apre la mente, sviluppando una prospettiva nuova e di rottura nel panorama dell’arte. L’artista non è più legato a vincoli commerciali e a spazi chiusi, ma ricerca nuove possibilità in spazi naturali ed all’aperto.
La Land Art, infatti, permette di osservare la Natura e il paesaggio da un differente punto di vista.  L’intervento estetico e la creatività si uniscono al rispetto della Natura e dell’ambiente.

Humus Park propone una nuova relazione Uomo-Natura, fatta di collaborazione e dialogo. Anzi, alla base dell’evento ci sono tanti dialoghi che si aprono: tra artisti e natura, tra artisti internazionali e artisti italiani, tra studenti, maestri e artisti, tra pubblico e artisti, tra pubblico e luoghi di natura, tra i tre siti naturalistici.

Dopo un sopralluogo nell’area che hanno a disposizione, gli artistia coppie, scelgono il luogo che li ispira. Poi si confrontano, si contaminano, si scambiano visioni, tecniche, progettualità. La Natura fornisce loro i materiali (sassi, rami, fogliame, acqua, canne, ecc) e la scenografia.

Gli artisti prendono in prestito ciò che la Natura offre e, lavorando tutti giorni, lo trasformano, lo intrecciano, lo dispongono, dando vita ad opere uniche ed irripetibili, nate in un dato posto e per quel posto, di cui gli artisti rinunciano al possesso. Le restituiscono, infatti, alla Natura che, con il passare del tempo, le completa ed alla fine le ingloba.

Vivendo i siti naturalistici come in una caccia al tesoro, il pubblico cerca le opere e le scopre, ne gode e le compara con altre opere, finché la Natura non se le riprende.

Grazie ad Humus Park si riscopre un nuovo modo di vivere il territorio, di relazionarsi con gli altri e di osservare l’affascinante ciclo della vita di un’opera d’arte viva, che nasce e muore – a differenza di un quadro o una scultura eternamente identici e compiuti.